Nel mese di novembre abbiamo cominciato a preparare un documento di costruzione partecipata in vista del rinnovo del contratto di servizio tra Regione Basilicata e Trenitalia. Per pubblicizzare l’iniziativa e informare i pendolari è stato preparato e distribuito un questionario in diverse stazioni lucane. Si è voluto costituire una solida base di discussione con il committente Regione Basilicata. Come associazione abbiamo quindi chiesto di essere ammessi in udienza all’assessorato per presentare le nostre istanze e di essere invitati come parte attiva ai tavoli tecnici relativi al rinnovo del contratto. Dopo svariati solleciti tra cui l’ultimo in Dipartimento sotto una bufera di neve, veniamo convocati in forma virtuale per la consultazione obbligatoria ex art.2, c.461, Legge n.244/2007 insieme ad altre 17 associazioni dei consumatori. Un “accomodamento” sul piano di una procedura giusto per togliersi dall’imbarazzo, dal fastidio, perfino dalla noia di un confronto argomentato, critico, che metta in campo ragioni, idee, proposte, cioè un armamentario d’altri tempi. In un altro posto questo non si sarebbe permesso. . ‘̀ ̀ , . Questi esempi sono abbastanza per trarre delle conclusioni nette. L’eccessiva accondiscendenza di una comunità indifferente e incapace di farsi rispettare dai propri rappresentanti completano il triste scenario in cui ci troviamo.