Le gallerie dell’appennino nelle tratte ferroviarie che collegano la Basilicata a Puglia e Campania, sono una delle spine più dolorose della questione sicurezza ferroviaria. Si tratta infatti di luoghi che, nell’attuale stato di carenze del sistema di soccorso, sono praticamente impossibili da raggiungere nei tempi limite previsti dalla legge in caso di emergenza. Il sistema di pronto soccorso è compromesso a causa delle carenze del sistema telefonico Gsmr/Gsm, che è scarsamente affidabile per la presenza di tratti di linea anche temporaneamente non coperti. Entro il 31 dicembre 2023 tutte le gallerie ferroviarie in esercizio dovranno essere adeguate per rispettare i requisiti antincendio previsti dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Rete Ferroviaria Italiana ha avuto 18 anni di tempo (Decreto Ministeriale 28 ottobre 2005) per ottemperare a queste disposizioni Ministeriali ma a meno di 8 mesi dalla scadenza, nessuna galleria risulta adeguata, nemmeno in minima parte. Sono completamente assenti gli impianti antincendio nelle gallerie Appennino (3.320 m) e Carvotto (2.022 m), così come gli impianti di illuminazione, la segnaletica, i marciapiedi e gli accessi intermedi in tutte le gallerie della rete ferroviaria lucana. Il rinvio è di esclusiva competenza del Governo nazionale ma dopo questa ennesima proroga, l’Italia andrà incontro alla procedura di infrazione e a una multa milionaria dell’Unione Europea visto che il decreto è un recepimento della normativa comunitaria. Possibile che debba passare tutto questo tempo per realizzare degli interventi minimi di sicurezza? Possibile non avessero ben chiara la scadenza, soprattutto per la sicurezza dei cittadini pendolari?