Dopo le intense e prolungate fatiche da parte vostra durate mesi, accogliamo con irritazione e scoramento il nuovo orario ferroviario Trenitalia 2016/2017.

Ciò che più di ogni altra cosa preme a noi pendolari, studenti e lavoratori, ma anche semplici cittadini che usufruiscono del treno è mettere in risalto la grande professionalità, disponibilità e spirito di collaborazione dimostrato da tutti gli attori Istituzionali coinvolti nella stesura dell’orario (quasi fotocopia giugno/dicembre 2016) di Trenitalia dicembre 2016-giugno 2017 concernente il trasporto ferroviario sulla linea jonica reggina (tradotto: non avete minimamente preso in considerazione i nostri suggerimenti, che voi avevate chiesto).

Però è anche tempo di fermarsi e, con calma, analizzare e riflettere su tutto ciò che poteva essere e non si è potuto, ma soprattutto voluto fare.

In fondo come recita una famosa canzone di Lucio Battisti: “Come può uno scoglio (cittadini) arginare il mare (amministratori della cosa pubblica).”

E allora passiamo ai Ringraziamenti iniziando naturalmente dall’Assessore regionale con delega al trasporto pubblico locale e dei Responsabili di Trenitalia:

Grazie: perché nonostante le poche richieste (la coperta era corta e tale è rimasta, nonostante qualche gomitolo si poteva sfruttare meglio) a parità di Km/Treno non si sono volute ripristinare le fondamentali fermate di RC Pellaro (15.000 abitanti) e Lazzaro di Motta S.G. del treno diretto a Catanzaro Lido e v/v, con una differenza irrisoria dei tempi di percorrenza pari a non più di 3 minuti;

Grazie da parte di tutti gli studenti che uscendo da scuola alle ore 12.00 saranno costretti ad attendere 90 minuti (13.43) per poter percorrere 10 Km (R.C./Pellaro) e tornare a casa;

Grazie da tutti i pendolari-lavoratori (soprattutto da coloro che lavorano nel settore edile) e studenti di ritorno dalla Facoltà di Messina che perso il treno delle 16.10 attenderanno con rabbia e rassegnazione 90 minuti (salvo ritardi in partenza) per poter far ritorno a casa dopo una dura giornata di lavoro e studio;

Grazie per aver mantenuto fede agli impegni sottoscritti nella Carta dei servizi 2016. Pag. 10 alla voce l’Offerta: “L’offerta di treni regionali in Direzione Regionale Calabra è basata fondamentalmente, su servizi cadenzati, come sulla tratta c.d. “metropolitana” Melito P.S.- Rosarno che comprende il bacino di Reggio Calabria o sulla Paola-Cosenza, comunque tenendo sempre presenti la necessità di mobilità della clientela pendolare (lavoratori, studenti ecc.)”;

Complimenti al Responsabile di Trenitalia per la solerzia e la pignoleria che dimostrano i suoi collaboratori nei confronti dell’utenza. Al minimo accenno di protesta civile parte il mantra ormai imparato a memoria: Adesso chiamiamo la Polfer e vi facciamo prima identificare e poi denunciare (come se questa minaccia fosse la risoluzione dei problemi).

La Polfer andrebbe si chiamata, ma dai passeggeri, quando pur di far continuare la corsa il capotreno fa “ammassare” a rischio della loro incolumità, le persone all’interno del bagagliaio adiacente la cabina di guida (ne abbiamo contate una mattina 19), o in condizioni che si ripetono sovente di sovraffollamento al limite dello svenimento per mancanza d’aria.

Grazie agli attori Istituzionali sia comunali, che regionali del territorio reggino, nonostante le sollecitazioni, per il loro costante e continuo disinteresse delle problematiche più volte esplicitate. Grazie.

Infine permetteteci, in questa Regione le persone non sono trattate come cittadini a cui guardare con rispetto, ma come dei sudditi (“Mi dispiace, ma io so io e voi non siete un cazzo!” Cit. Marchese del Grillo) che devono continuare ad accettare supinamente scelte (spesso contrarie all’interesse della collettività), in qualunque campo dai Trasporti, alla Sanità, ai Servizi Sociali e amministrativi e potremmo continuare.

Concludiamo questa lettera visto che siamo vicini al Natale con un pensiero di Norman Wesley Brooks: il bene che fai agli altri è bene che fai a te stesso.