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CONFERENZA STAMPA NAZIONALE

“RIPRENDIAMO IL TRENO E LE STAZIONI”

Vertenza Ferrovie Regionali

SABATO 1 GIUGNO 2013, dalle 10:00 alle 13:00

 

In direzione “ostinata e contraria” rispetto a quanto stabilito dal regolamento europeo 1370 del 2007, il servizio di trasporto ferroviario a scala regionale sta subendo, in tutta Italia, un degrado sistematico: tagli di migliaia di km di linee (solo nell’ultimo anno sono state falcidiate decine di linee regionali); eliminazione dei binari di precedenza e d’incrocio; chiusura e degrado di centinaia di stazioni ferroviarie patrimonio della collettività, cancellazione di migliaia di corse; cancellazione dei treni a lunga percorrenza fra Nord e Sud del paese e dei treni notte; ricorso frequente ad autoservizi sostitutivi di qualità modesta; imposizione di coincidenze estremamente scomode; veicoli vecchi e soggetti a guasti frequenti, peggioramento continuo dei servizi in termini di offerta e qualità (pulizia, servizi agli utenti, sicurezza); orari mal concepiti, non coordinati, spesso modificati senza preavviso; vessazione per i viaggiatori; carenza di manutenzione; crescente rischio di incidenti a causa della riduzione della pratica manutentiva e dello stress conseguente al peggioramento delle condizioni di lavoro dei ferrovieri; carenza/assenza di annunci relativi ai disservizi.

Tutto ciò è inaccettabile, come inaccettabile è la cultura aziendalista e neo-liberista nei confronti di quello che è e deve rimanere un servizio di pubblica utilità, un bene comune non svendibile, un diritto alla mobilità sancito dalla Costituzione.

Al sistema ferroviario nazionale viene imposta una trasformazione che si traduce in un generale squilibrio nel diritto alla mobilità dei cittadini; si è scelto di privilegiare progetti di grandi e costosissime opere (Legge Obiettivo prima, TAV e autostrade, Piano Passera da 145 Miliardi di Euro oggi) che drenano ingenti risorse a scapito di servizi diffusi su tutto il territorio. Basti pensare che i viaggiatori che usano le Frecce sono appena 300 mila al giorno, contro i 3 milioni di pendolari che frequentano i treni regionali quotidianamente. E nonostante politiche sistematiche e consapevoli volte a scoraggiare i viaggiatori dei treni regionali, la domanda paradossalmente cresce, data anche la generale tendenza all’impoverimento del tessuto sociale e la congestione delle reti stradali. Appare ingiusta e pericolosa perciò la politica di governo tesa all’abbandono delle ferrovie regionali. Viene perseguito l’interesse delle lobby dei costruttori e dei grandi gruppi finanziari, spesso ad opera di sedicenti manager di Stato, senza rispondere alla logica della pianificazione coerente dello sviluppo delle ferrovie che dovrebbe essere finalizzata alla corrispondenza fra domanda e offerta di trasporto, alla riduzione dei costi esterni per la collettività, al riequilibrio ferro/gomma, all’accessibilità territoriale diffusa, al raggiungimento di standard di servizio uguali in tutta Italia, a Sud come al Nord, nelle città come nelle aree periferiche, e paragonabili agli standard europei.

Il CIUFER sta organizzando forme di mobilitazione e di rivendicazione più incisive, chiamando a raccolta associazioni, movimenti, comitati diffusi sul territorio, ferrovieri. Vogliamo saldare le istanze della comunità con quelle dei lavoratori delle ferrovie in una battaglia comune.

Sul sito web www.ciufer.it si trovano documenti importanti quali il manifesto del Comitato (Trasporti Equo-Sostenibili), la Vertenza nazionale per le Ferrovie Regionali, i primi documenti strutturati di Vertenza a scala regionale, il documento istitutivo del Tribunale dei Diritti del Viaggiatore, un’istanza da proporre alla Commissione Europea nei confronti del Governo italiano che viola il diritto internazionale,  un’antologia di lettere emblematiche di viaggiatori del treno. Ogni documento proposto potrà essere arricchito dai vari contributi.

Sullo stesso sito si trovano altri interessanti elementi di documentazione (video, foto, link, ecc.).

Oggi, Sabato 1 Giugno 2013, si tiene la seconda mobilitazione nazionale del CIUFER, dopo quella del 16 Febbraio scorso. Essa consiste in una Conferenza stampa proposta in simultanea in centinaia di città d’Italia. Invitiamo i giornalisti a contribuire all’opera di sensibilizzazione di cittadini, famiglie, associazioni, per quella che riteniamo essere una battaglia di civiltà. I documenti di riferimento sono disponibili sul sito web: www.ciufer.it.